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La narrazione degli avvenimenti storici si configura di frequente come vera e propria falsificazione del passato. Una inclinazione della storiografia, questa, che č venuta accentuandosi nel corso dell'etŕ contemporanea. In queste pagine Sandro Fontana ripercorre alcuni episodi della storia del Novecento, intenzionalmente distorti da una certa storiografia "militante" per immediate finalitŕ ideologico-politiche. Si fa cosě luce sul mito della vittoria mutilata nel 1918 e sulla favola di Aldo Moro alleato dei comunisti; viene erosa se non demolita l'epopea della Rivoluzione d'Ottobre al pari della Resistenza tradita dalle forze moderate; si ridimensiona la segreteria Berlinguer e si mostra l'assoluta banalitŕ della sua cosiddetta "terza via", si denuncia la congenita doppiezza del pacifismo e viene ricostruita nella sua realtŕ la strage di Marzabotto senza indulgere a strumentalizzazioni. Questo un compendio dei principali argomenti analizzati nel libro. Ma, al di lŕ di letture del passato parziali o non pienamente conformi a criteri di scientificitŕ, nelle pagine di Fontana si sottolinea la responsabilitŕ morale dello storico nei confronti della societŕ in cui opera, contribuendo la storiografia in modo eminente a formare il senso comune di un Paese.
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