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Book synopsis

"[...] Ci sono nella storia della cultura politica numerosi precedenti di processi di demonizzazione spinta fino alla contumelia e al dileggio, cioč tentativi di distruzione intenzionale e sistematica di una tradizione politico-culturale; quello che costituisce perň un unicum assoluto č il fatto che nel caso della tradizione gramsciana e comunista tale operazione distruttiva venga compiuta in prima persona da coloro che potrebbero definirsi come gli eredi diretti di quella tradizione. Insomma non č certo Andreotti a portare fino in fondo la critica alle malefatte della De, e non č Intini a dire tutto il male possibile di Bettino Craxi, e meno che mai č Fini a fare rivelazioni scioccanti sui crimini di Salň o sul golpismo fascista degli anni sessanta-settanta; sono invece spesso degli ex comunisti a spingere l'autocritica verso il passato del Pei fino alla falsificazione storica e alla calunnia. Costoro somigliano cosi al personaggio di una storiella di Totň, il quale si ostinava a ridere mentre uno sconosciuto lo picchiava selvaggiamente insultandolo e chiamandolo 'Pasquale'. Alla domanda perché ridesse tanto nonostante le botte che riceveva, la risposta era: 'Tanto io mica so' Pasquale!'. Ma i cazzotti sono veri, e possono fare molto male. [...]"

Book details

• Full title: Gramsci e la rivoluzione necessaria
• Author: Raul Mordenti
• Language: Italian
• Binding: Paperback
• Number of pages: 207
• EAN: 9788864730523
• ISBN: 8864730524
• ID: 13794434
• Publisher: Editori Riuniti Univ. Press
• Date of publishing: August 2011

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