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Sebbene sia alla base della nostra Costituzione repubblicana, molti e continui sono stati i tentativi vňlti a ridimensionare la funzione della Resistenza nella storia della liberazione dal nazionale. Tra le pieghe delle rimozioni ... więcej
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Sebbene sia alla base della nostra Costituzione repubblicana, molti e continui sono stati i tentativi vňlti a ridimensionare la funzione della Resistenza nella storia della liberazione dal nazionale. Tra le pieghe delle rimozioni forzate, o di affrettate esigenze di riscrivere la storia, sono rimaste esperienze collettive e singole personalitŕ di un certo rilievo ma destinate all'oblio della memoria. Fra esse il giovane intellettuale triestino Eugenio Curiel, una figura poliedrica, per interessi e propensioni intellettuali, che immolň la sua stessa esistenza alla causa della liberazione, come tanti della sua generazione. Ma che rappresentň, all'interno del Pci una istanza originale di dialogo con le altre forze, Socialisti ed Azionisti, in particolare. Morto senza aver ancora compiuto 33 anni, ha lasciato un patrimonio di riflessioni, analisi, proposte ed esperienze politiche concrete, degne di maggior attenzione per comprendere meglio le origini della nostra democrazia repubblicana e il travaglio umano che la generň. Eugenio Curiel si formň e raggiunse l'etŕ adulta negli anni di massima espansione del regime di Mussolini, e fu interprete e ispiratore della "generazione degli anni difficili", assolvendo un ruolo di cerniera tra le esigenze di quei giovani, cresciuti ed educati nella dottrina del fascismo, ma profondamente insoddisfatti delle sue realizzazioni concrete, con quelle dei precedenti protagonisti dell'antifascismo.
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